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Pitigliano

Pitigliano città del tufo

Un po' di storia

L'origine di Pitigliano si perde nella notte dei tempi.

La leggenda vuole che fu fondata da due giovani Petilio e Celiano ...

La Pitigliano etrusca

Petilio era della gens Petilia, una importante famiglia etrusco romana, mentre Celiano appartiena alla famiglia etrusca dei Celes Vibenna.

Petilio e Celiano non trovarono nulla di meglio che rubare la corona d'oro dal tempio di Giove Stator a Roma e portarla fin sulla rupe di Pitigliano dove, ammaliati dalla bellezza del posto, Vi rimasero e fondarono la città.

Noi non crediamo molto in questa leggenda etrusco - romana ... solo perchè l'origine di Pitigliano è certamente più antica e forse antecedente alla civiltà Etrusca stessa.

Gli etruschi

Mura Etrusche

Le mura Etrusche

La grande antropizzazione del luogo con le ripetute costruzioni su edifici precedenti ha fatto si che di veramente Etrusco rimanga molto, ma molto poco.

Ma gli Etruschi a Pitigliano ed in tutta la valle del Fiora ci sono stati davvero e le necropoli nella sottostante valle e le numerose tagliate nei dintorni lo testimoniano in pieno.

Cunicoli Etrusche

Cunicoli Etruschi

Ritornando a Pitigliano paese solo in due punti si riesce a vedere qualcosa di Etrusco:

- le mura sul versante settentrionale in cui si vedono dei tratti realizzati da blocchi di travertino di dimensioni 050 x 0,80 x 0,50 mt.

- un paio di cunicoli nell'area delle macerie del bombardamento

e poi basta.

Diciamo che a Pitigliano paese non si viene per vedere le vestigia Etrusche, ma basta scendere sotto nella valle per trovare il Museo all'aperto Alberto Manzi con i suoi due percorsi: la città dei vivi e la città dei morti di sicuro interesse archeologico.


Il periodo medioevale

La storia medioevale di Pitigliano si sviluppa a cavallo di due famiglie: gli Aldobrandeschi di origine Longobarda e gli Orsini nobili romani.

Aldobrandeschi furono Papa Ildebrando di Sovana (la tomba Ildebranda a Sovana prende il suo nome in sua memoria) e San Gregorio VII.

Sempre agli Aldobrandeschi appartennero Guglielmo e Omberto ricordati da Dante nel Purgatorio, XI, 58-72.

Fortezza Orsini Fortezza Orsini

Gli Aldobrandeschi per quasi trecento anni governarono varie zone della Toscana tra cui la Valdelsa, Santa Fiora e Sovana.

Poi nel 1274 i loro possedimenti nella Toscana meridionale furono divisi in due Contee:

- la Contea di Sovana

- la Contea di Santa Fiora

Ma nel 1293, col matrimonio tra Anastasia, l'ultima degli Aldobrandeschi della Contea di Sovana, e Romano Orsini Sorano e Sovana passò agli Orsini di Pitigliano.

Stemma di Giovan Francesco Orsini del 1545

Stemma di Giovan Francesco Orsini

A Romano Orsini succedette Guido Orsini epoi in sequenza il nipote Bertoldo e poi Orso.

Tra i vari Orsini una menzione particolare la ebbe Niccolò (1442 - 1510) Conte di Pitigliano.

Niccolò fu un grande condottiero prima al servizio di Jacopo Piccinino e poi al soldo dei Medici di Firenze contro Ferdinando I, reo di aver appoggiato la Congiura dei Pazzi.

Nel 1482 combattè per Ferrara la Guerra di Ferrara o Guerra del Sale, forse più nota per il fatto che vi trovò morte, per febbre malarica, l'ormai anziano Fedserico di Montefeltro - FEDUX.

Nel 1494 era tra gli assedianti di Nola per riconquistarla.

Passò al soldo di Venezia per non lasciarla più fino alla morte avvenuta dopo la battaglia di Agnadello nel 1510.

Fortezza Orsini

Alla sua morte gli succedettè il figlio Ludovico Orsini.

Alla morte di Ludovico suo figlio Giovan Francesco (quello dello stemma sopra l'ingresso a Pitigliano) ne divenne Conte ed a questi seguì il figlio Alessandro.

Siamo arrivati al capolinea della casata degli Orsini di Pitigliano.

I Medici

Nel 1604, il figlio di Alessandro, Giannantonio vendette Pitigliano al Granduca di Toscana dei Medici.

I Conti Orsini di Pitigliano si estinsero definitivamente poi nel 1640 con la morte di Alessandro Orsini figlio di Giannantonio.

Pitigliano, ora lembo meridionale del Granducato, continuò a seguirne le vicissitudini Toscane passando, dopo l'estinzione della casata dei Medici avvenuta con la morte di Gian Gastone (1737), sotto i Lorena di Duca Francesco III Stefano e successori che governarono la Toscana e Pitigliano fino al Governo Provvisorio del 1860 ed alla successiva Unità d'Italia del 1861.

Pitigliano

Del periodo mediceo è rimasta forse l'opera più grande di Pitigliano ... l'acquedotto mediceo

Acquedotto Mediceo Acquedotto Mediceo

L'acquedotto Mediceo fu voluto dai Medici per portare l'acqua dalla Fonte fino al centro di Pitigliano.

Il doppio arco con cui si entra in Pitigliano è una vera opera d'arte di ingegneria idraulica.

Acquedotto Mediceo

Acquedotto Mediceo


Questo sito è realizzato da un Maremmano DOC nato a Grosseto da Babbo nato a Grosseto e con Mamma nata a Saturnia.

Entrambi i Nonni materni erano nati a Sorano, mentre la Nonna paterna era nata a Scansano.

Poi il lavoro mi ha portato lontano, ma le radici restano.


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